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La conquista dell’America. Il problema dell’altro

Scrive Tzvetan Todorov, in “La conquista dell’America. Il problema dell’«altro»”: “Voglio parlare della scoperta che l’Io fa dell’Altro. L’argomento è vastissimo. Non appena lo abbiamo formulato nei suoi termini generali, lo vediamo subito suddividersi in molteplici categorie e diramarsi in infinite direzioni. Possiamo scoprire gli altri in noi stessi, renderci conto che ognuno di noi non è una sostanza omogenea e radicalmente estranea a tutto quanto non coincide con l’Io: l’Io è un altro. Ma anche gli altri sono degli Io […]”.




Tsvetan Todorov teorico della letteratura, filosofo della storia e della politca, è stato un grande studioso dei temi dell’alterità. Nato nel 1939 a Sofia, si trasferì a Parigi nel 1963. 

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Girolamo Benzoni a Tempo di Libri

Dal 19 al 23 aprile si svolgerà a Milano Tempo di Libri  http://www.tempodilibri.it/it/  In tale occasione prestigiosa, avverrà  anche la prima presentazione del saggio  Un milanese nel Nuovo Mondo. Le Indie di Girolamo Benzoni . Vi comunicheremo al più presto i dettagli per poter partecipare all'evento, sarà presente anche l'autore.

Nota della Responsabile Editoriale di Saecula: Gabriella Gavioli

Girolamo Benzoni è un personaggio su cui è necessario tornare periodicamente, perché il suo ricordo non rimanga confinato nelle aule delle Università. Questo è il motivo che ha spinto l'autore a realizzare questo breve saggio, che chiunque può leggere agevolmente.

"La Historia del Mondo Nuovo di Girolamo Benzoni" e il racconto di un'amicizia incredibile.

Quest'opera scritta nel 1500 racconta il male che è stato fatto attraversando un oceano, che per Secoli era stato un magnifico muro invalicabile. Le trireme si fermavano, i vascelli veneti non osavano, le caravelle portoghesi bordeggiavano l'Africa. La cultura ebraico-cristiana del "cammino" però non si poteva fermare e così tre piccole navette fecero la più grande scoperta dell'umanit à. La tragedia iniziò subito, perché non fu scelto lo stupore dell'incontro con l'Altro. Il dolore e la morte ebbero il sopravvento. Tutti gli eccidi compiuti dai "popoli guerrieri europei" non devono essere dimenticati. Ho scavato in queste pagine solo superficialmente e ancora una volta ho trovato nella Storia quello che mi spaventa e mi fa ritrarre, preferendo la musica. Quante cose abbiamo avuto in cambio da queste sofferenze. Certo sono nati nuovi popoli, ma il male non può essere giustificato. Ho voluto pubblicare il mio studio, dopo aver incontrato Gir